La cura di Dio per me

una suora, di Vercelli
La cura di Dio per meIl weekend di inizio maggio 2024, a Villa S. Pietro di Susa, è stato l’unico incontro di quest’anno e sono venuta con gioia.

Già mi ha colpito il Salmo 65 del venerdì sera, per tutti i verbi che dicevano la cura di Dio nei miei confronti. Mi è facile trovare la zizzania dentro di me, anche se mi sento umiliata, se perdo la stima di me stessa quando la vedo.
Se il Signore non vuole che la zizzania sia sradicata c'è un motivo. Ed è perché essa è il luogo in cui Dio manifesta la sua misericordia e il suo perdono. Questo ci sprona ad avere misericordia verso gli altri. Mi sono detta che l’amore dice la pazienza e la pazienza dice l’amore. Quindi che tipo di amore e pazienza vivo? Io sono il fico sterile con sole foglie, i frutti non sempre li vedo, spero li veda il Signore.
Mi ha dato tanta gioia e speranza, pensare a quell'“anno in più” che Dio mi dà. La mia preghiera è: “Signore lasciami il tempo per convertirmi. L'età passa e ho ancora tante cose da “sistemare” della mia vita, ma tu continuerai a vangare e concimare la mia terra”.
Mi porto dentro di come “Il Signore si ricorda di Noè”. È un ricordare del cuore, che vuol dire attenzione, cura, vicinanza.

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