suor Rosalba Scaturro, Chambéry“Speranza” è il termine che ha risuonato più volte nell'assemblea del primo Capitolo Provinciale della nuova provincia italiana delle suore di San Giuseppe di Chambéry.
La sede di Roma-Casaletto ha accolto le 29 sorelle, rappresentanti in egual misura il nord e il centro-sud della provincia. Le due tradizioni, che dallo scorso 4 luglio 2021 hanno ottenuto la fusione canonica, in questi ultimi tre anni hanno cercato di ascoltarsi per comprendersi e capirsi. E non ferirsi involontariamente, seppur “pesanti” sono state alcune decisioni che il consiglio provinciale uscente ha dovuto fare - come ad esempio la chiusura di otto comunità.
Dal 1° al 7 luglio 2024 le capitolari hanno avuto modo di capire nel dettaglio i motivi di quelle scelte. Alle stesse è stata poi affidata la visione del futuro, maturata dal consiglio uscente sulla base di dati oggettivi. Sarà stato tutto questo, chissà, assieme ad una conduzione eccellente - quella di suor Barbara Bozak csj - dei processi di discussione ed elezione a permettere allo spirito di Dio di parlare e farsi chiaramente udire.
Le decisioni alle quali il Capitolo è approdato manifestano, infatti, all’unanimità la volontà di costruire insieme un cammino comune che vorrà guardare in modo particolare a:
Auguri, allora, al nuovo consiglio, che con la riconferma della provinciale - suor Clementina Copia - e di due consigliere - suor Rosalba Scaturro e suor Mariapaola Vandone - esprime la volontà dell’intera nuova provincia di credere e confidare nel percorso iniziato tre anni fa, senza mancare però, con l’elezione di suor Adriana Usseglio e suor Mariaelena Aceti, di puntare su coraggiose novità.