Correggere tuo figlio

Fratel Davide Perrin, Aosta
Quale padre non corregge suo figlio?Se ascoltiamo quello che dicono i giovani studenti all'uscita delle scuole superiori, davanti ai palazzi o per le strade,...

nelle loro conversazioni si sente spesso la parola “il vecchio” usata per indicare il padre.
Ma in quale contesto la usano?
Molto spesso, è per indicare un rapporto di autorità in disaccordo, per raccontare le imposizioni del padre: perché ha rifiutato una gita con gli amici, perché ha interrotto l’internet sul telefonino, perché ha reagito duramente quando ha visto la pagella del primo trimestre... Il padre, insomma, diventa il “vecchio” quando è indignato e batte i pugni sul tavolo.
In questo senso, Dio era il “vecchio” per Israele. Quante volte, infatti, ha alzato la voce contro il suo popolo, lo ha minacciato e corretto! Dio si è adirato contro gli israeliti quando si sono rivolti a falsi dei, come quel vitello d'oro che hanno fatto alle spalle di Mosè, quando si sono divisi e hanno fatto la guerra, quando non si sono presi cura delle vedove e degli orfani, quando non hanno accolto lo straniero e non hanno ascoltato i profeti…
Dio s’infiamma contro il popolo che si allontana da lui. Ieri e forse ancora oggi... Ma quando Dio entra in modalità “il vecchio”, è sempre per il nostro bene, in modo da farci tornare rapidamente sulla strada giusta.
Infatti, il re Davide, che conosce bene il suo Dio, ci avverte: “La sua collera dura solo un istante, la sua bontà dura tutta la vita"
Ecco come ci ama il nostro “vecchio”!!!

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