La Trinità: danza circolare

di hna Viviana Villalba
Il dinamismo della Trinità si comprende bene considerando la parola pericoresi, ...

che dal greco significa “danza circolare”. La pericoresi è “venite tutti, tutte, venite, avvicinatevi al circolo”. Girando ci assumiamo gli uni gli altri pur mantenendo l’identità di ogni persona.
È il ballo delle tre persone che si amano e si accolgono per diventare UNO. La pericoresi trinitaria è l’invito di Dio all’umanità: «Per riceverti pienamente, mi svuoto, esco dal mio io perché tu possa abitarmi e vengo a te sapendo che mi fai posto, perché anche tu esci dal tuo io».
Questa evoluzione della fede, si traduce in dono perché altri si mettano in piedi nella loro autostima. La dinamica della danza trinitaria ci invita a fare l’esperienza che “sono realizzata e per questo mi posso svuotare ed essere piena”.
Padre Médaille presenta il fine della nostra Congregazione: “Cercate di raggiungere la duplice unione totale”. Con questo ha voluto dirci di vivere la perfezione e questa vive nelle relazioni.
Leggere le ‘Massime’ con lo sguardo Trinitario ci fa riscoprire che la nostra è una spiritualità trinitaria. Siamo chiamate a consacrarci a Dio che, nel suo essere più profondo, è relazione e ci fa comprendere che il suo grande amore si realizza nella qualità delle relazioni che riusciamo a creare, vivere, potenziare. La relazione si vive negli atteggiamenti fondamentali: come ci incontriamo, come ci perdoniamo, come viviamo.
La nostra vocazione, come creature, richiede spogliamento, è il nostro ‘niente mistico’. Siamo colmate nella misura in cui ci tuffiamo nell’abbondanza di Dio. In questo modo troviamo creatività, reciprocità, collaborazione, pienezza, comunione con Dio.
Dal Seminario Latinoamericano Suore di San Giuseppe, Messico, 13-23 aprile 2015.

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Padre Jean-Pierre Médaille

Padre Médaille (versione moderna) Padre Médaille (versione moderna)Immagine stilizzata